1809, Napoleone sovrano di Terni

Il 4 agosto 1809

Terni diventava una città dell’impero francese a tutti gli effetti. Da quel giorno, infatti, mutò il suo status di città sotto tutela militare in quello di Municipio del Regno d’Italia, di cui Napoleone Bonaparte s’era autoproclamato sovrano.

Quel giorno, l’amministrazione transitoria nominata dai generali dell’esercito di Francia, finiva e Terni acquisiva un proprio “maire”, equivalente francese del sindaco, nella persona di Luigi Santucci, il quale era supportato nell’azione amministrativa da due aggiunti – in pratica due assessori – Antonio Laurenti e Famiano Sensini. Tutti e tre furono, comunque, nominati dai francesi i quali li scelsero in una rosa di dieci nomi indicati dalIa municipalità ternana. Da una seconda lista di nomi furono scelti quelli dei componenti del consiglio comunale.

Napoleone s’incorona re d’Italia

Il 4 agosto tutti costoro giurarono fedeltà al Re d’Italia e Imperatore dei francesi e quindi cessava lo stato di paternalistica occupazione militare da parte della guarnigione francese, in atto dalla primavera del 1809, anche se non finiva la dominazione dell’esercito napoleonico, la cui presenza restava “ingombrante”..

Nel mese di maggio del 1809 un decreto di Napoleone dichiarava annesse al Regno d’Italia tutte le provincie che fino ad allora ne erano rimaste fuori e tra queste era la Provincia dell’Umbria. Di conseguenza, quasi contemporaneamente, a Spoleto s’era insediato il Comandante Superiore dell’intera area umbra, Baldassarre Miollis,

A Terni, i vertici dell’esercito francese, nominarono, il conte Giovanni Spada, alla guida di un governo cittadino provvisorio che restò in carica, appunto, fino al 4 agosto 1809.

Col nuovo governo cittadino arrivò l’efficienza della burocrazia francese del tempo, molto diversa da quella papalina, più rapida e pronta ad occuparsi dei più variegati aspetti della vita cittadina. I primi atti riguardarono l’avvio di lavori pubblici tesi ad assicurare un certo decoro a una Terni che, nelle descrizioni, appare davvero malridotta. Si sistemarono strade e se ne costruirono di nuove; i corsi d’acqua furono sistemati e dotati di parapetti in muratura; si demolirono numerose costruzioni fatiscenti; si realizzò una illuminazione pubblica notturna, furono sciolte le congregazioni, realizzato il camposanto fuori delle mura cittadine, trasferito l’ospedale nel convento di San Procolo.

Nell’organizzazione amministrativa del Regno d’Italia, Terni era il centro principale di un Cantone, ricompreso nei dipartimenti Tevere e Trasimeno che avevano come unico capoluogo Spoleto. Nel Cantone di Terni entrarono i  comuni della Valnerina fino ad Arrone (Casteldilago, Montefranco, Torre Orsina, Collestatte, Polino olrre alla stessa Arrone), e i Comuni di  Acquasparta, San Gemini, Portaria e Capitone.

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