Il 29 ottobre 1878, come informava Il Dovere, foglio liberale che veniva pubblicato nel Canton Ticino, a Foligno, ad iniziativa del circolo Repubblicano “I figli dell’Avvenire”, si riunirono “in solenne seduta” i diversi nuclei repubblicani cittadini per commemorare il sacrificio di Giuditta Tavani Arquati e dei suoi compagni. “I convenuti inviarono – scrisse Il Dovere – un saluto ai superstiti prodi di quella lotta e a tutti i propugnatori della Repubblica”.
Giuditta Tavani era divenuta simbolo della lotta per la liberazione di Roma dal papato. Fu uccisa dagli zuavi di Pio IX il 25 ottobre 1867, quando prese parte ad un tentativo di inserruzione dei patrioti romani in concomitanza con la presa di Monterotondo da parte dei Garibaldini. Cin lei, incinta, morirono altre otto persone tra cui il marito, Francesco Arquati, e il figlio maggiore della coppia.