1900, furti di opere d’arte nelle chiese di Foligno: due arresti

Il 10 febbraio 1900 scattarono le manette ai polsi di colui che fu accusato di essere a capo di una banda di ladri che, a Foligno, si era specializzata nel traffico di beni artistici per lo più procurandoseli attraverso furti nelle chiese del circondario. Si trattava generalmente di oggetti di non grandi dimensioni: calici, piviali, veli umerali, ricami, damaschi, arazzi, tonicelle, pianete: in pratica tutto ciò che si poteva portar via con una certa fetta “ripulendo” gli altari. Cose che potevano essere smerciate con una certa facilità.
Quella mattina, su mandato di cattura del Procuratore del Re, fu arrestato un orologiaio di Foligno, Sante Montorsi, ritenuto organizzatore di tutto il “movimento”, mentre le indagini continuavano per scoprire gli altri componenti della banda di ladri. In contemporanea fu arrestato un negoziante di mobili di Perugia, conosciuto come collezionista di antichità, Odoardo Guerra Cappioli, con tutta probabilità accusato quanto meno di ricettazione.

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