1909: Città della Pieve, braccianti malmenano un appaltatore ed il cognato

Il 22 settembre 1909 i carabinieri dovettero intervenire in forze a Magliano, una frazione di Città della Pieve, in difesa di un appaltatore assediato dentro casa da una trentina di braccianti che reclamavano un posto di lavoro.

Vittorio Mordini era il titolare di un’impresa che aveva avuto in appalto i lavori per la costruzione della linea ferroviaria Chiusi-Firenze. I braccianti, iscritti alla Lega di resistenza di Città della Pieve reclamavano perché – così fu riferito nel verbale della denuncia – pretendevano che egli assumesse solo operai iscritti alla Lega. Ma Mordini rifiutò l’imposizione per cui gli animi di scaldarono al punto che i braccianti lo aggredirono malmenandolo. La stessa cosa accade al cognato dell’appaltatore, Angelo Galeotti, che era intervenuto in difesa del congiunto. Anzi, a lui andò peggio perché fu ferito da una coltellata. Alla fine i due cognati riuscirono comunque a scappare e a barricarsi in casa. Ma i disordini non finirono. L’abitazione di Mordini fu fatta bersaglio di una sassaiola che mandò i frantumi i vetri delle finestre, mentre c’era chi cominciava a spingere per abbattere la porta.

Fu a questo punto che arrivarono i carabinieri che misero in fuga i braccianti.

Il delegato di Città della Pieve arrivato poco dopo procedette all’arresto di quattro persone ritenuto tra i principali responsabili dei disordini.

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