1921, Marsciano: quattro fascisti insultati e aggrediti in piazza

Erano stati ad una festa a Casalina di Deruta e tornando a casa, a Todi, passarono, in automobile, per la piazza di Marsciano, quella davanti al municipio, che era affollata: c’era la banda che suonava, per la giornata di festa di San Giovanni Battista. Era infatti il 24 giugno del 1921. I quattro esibivano all’occhiello il distintivo del partito fascista. Nel passare tra la folla cominciarono a partire gli insulti. “I quattro giovani, per nulla impressionati dalla moltitudine dei dileggiatori –riferiva il cronista – scesero di vettura per chiedere spiegazione delle parole; ma vennero subito circondati e feriti con colpi d’arma da taglio”.

Tre di loro se la cavarono con ferite di poco conto, ma il quarto giovane, un operaio, Gildo Santantoni, “dichiaratosi simpatizzante fascista” fu raggiunto da tre coltellate, una delle quali “penetrante in cavità”. Fu ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Perugia.

Tempi caldi quelli della tarda primavera del 1921. Gli animi erano tesi e incattiviti dal conflitto politico fra i fascisti da una parte e socialisti e comunisti dall’altra. Disordini, scontri, sparatorie erano all’ordine del giorno in tutta Italia. Il Corriere della sera, istituì una rubrica giornaliera, una specie di bollettino che aveva come intestazione un titolo significativo “I Conflitti”. Da quel “bollettino “ giornaliero sono tratte le cronache che riguardano fatti verificatisi in Umbria in quel periodo. (–>)

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