Il 19 settembre 1921 una trentina di fascisti partirono da Foligno per Assisi. Una spedizione punitiva con l’intenzione di fargliela pagare a certi Arditi del popolo che la sera del 18, in gruppo formato da una sessantina di persone, “poterono liberamente scorrazzare per le vie della città emettendo grida sovversive”, riferiva in una corrispondenza da Perugia il Corriere della Sera.
L’intenzione dei fascisti era quella di assaltare la casa di un maestro delle scuole elementari, che la sera precedente faceva parte del gruppo dei sovversivi. Il problema per i fascisti folignati fu che la forza pubblica intervenne non appena loro, scendendo dal camion, misero piede a terra. Niente assalto alla casa del mastro quindi, ma ormai che c’erano decisero di compiere raid per le strade di Assisi fino a quando – ossia dopo una manciata di minuti – arrivarono gli arditi del popolo. E cominciò la rissa, che si risolse , alla fine, con un solo ferito seppure molto grave: si trattava di un ardito che fu pugnalato al torace.