Il 6 novembre 1922 tornarono ad operare normalmente i due Comuni di Porano e Baschi grazie ad una presa di posizione ferma del Prefetto della Provincia di Perugia. Era accaduto che i fascisti aevano imposto al commissario prefettizio che reggeva il Comune di Baschi e agli amministratori di Porano di dimettersi.
Il prefetto inviò in loco un commissario di polizia, il quale comunicò in modo risoluto che i pubblici amministratori non dovevano in alcun modo aderire alle imposizioni di qualcuno e che il loro dovere era di rimanere al proprio posto.
A quel punto si avviò un colloquio tra gli amministratori dei due Comuni e i fascisti che consentì la ripresa regolare dell’attività.