1932, ad Aguzzo ucciso da un fulmine sulla porta della stalla

Aguzzo

Un temporale estivo,  furioso, improvviso. Ad Aguzzo, frazione di Stroncone, il pomeriggio del 13 luglio 1932, un fulmine cadde su un palo della luce elettrica; si trattava di uno di quei pali di legno utilizzati a quei tempi, che fu letteralmente spaccato in due dalla violenza della scarica.

Gemine Radice, ad Aguzzo, abitava in una casa conosciuta per essere anche sede dello spaccio di Sali e tabacchi.

Quando si abbattè il temporale Gemine si trovava nella stalla, appoggiato alla porta, in attesa che spiovesse. Mai avrebbe pensato di essere in pericolo. Ma la fatalità volle che la scarica del fulmine corresse lungo i fili della rete elettrica, determinando l’esplosione dell’interruttore situato proprio vicino alla porta della stalla, nel punto i9n cui Gemine si era apooggiato proprio in quel punto. Morì fulminato.

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