1935, a Foligno una giornata particolare: c’è la visita del federale di Perugia

Giornata da incorniciare nelle cronache cittadine di Foligno il 19 febbraio 1935. Ricevuto con grandi onori il segretario federale del fascio di Perugia, commendatore Fabio Benucci, “sceso” fino a Foligno per visitare le officine Locomotive. Ad accompagnarlo da Perugia era a Foligno il fiduciario provinciale dei Ferrovieri Fascisti cav. Sannino. A riceverlo tutta una sfilza di personaggi: il commissario prefettizio al Comune di Foligno, comm. Giammichele; il segretario poltico dr. Biondi; il comm. Ing. Mininni, capo delle Officine con il suo sostituto cav.uff.ing. Bronchi ed il capoufficio cav. uff. Baldini; il cav. Testori, capostazione titolare; il cav. Galli in rappresentanza del Capo Compartimento di Ancona; il cv. Baldasserini, Capo deposito titolare; il cav. Santoni del Gruppo Lavori, il fiduciario dei ferrovieri, Salvatore Cafarello: ‘ispettore del movimento cav. Galanti; il capo magazzino cav. Perron, il centurione cav. Gori della milizia ferroviaria “ed altri”, aggiungeva ad un certo punto il pur zelante cronista della Gazzetta di Foligno.

Dopo le presentazioni iniziò la visita: “l’ampio refettorio, fornito di un civettuolo palco-scenico, poi visita ai reparti” che ospitavano allora trecento operai “sul cui volto raggiante e soddisfatto si leggeva la gioia e la letizia che è conseguenza del nuovo indirizzo sociale dato ai lavoratori dal Regime Fascista”.  Poi via via, tutti gli altri reparti e alla fine al gerarca fascista fu donato, a ricordo della giornata, un “ricco album di pelle contenente le fotografie del magazzino. “Dopo echeggianti alalà e il saluto al Duce – continuava il suo resoconto il cronista – il segretario federale con parola vigorosa e scultorea, in una bella improvvisazione ha esaltato i lavoro, dicendosi lieto di trovarsi dinanzi a dei lavoratori verso i quali il Regime pone la sua attenzione per il giusto riconoscimento sociale. Mentre scroscianti applausi salutano la fine del discorso un gruppo di Balilla e Piccole italiane si avvicinano al Gerarca per offrirgli un omaggio floreale. L’adunata si scioglie dopo una calorosa e vibrante manifestazione indirizzata al Duce”. E il segretario federale ripartì per Perugia.

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