1952, corrispondenti da Terni sfaticati: il rimprovero dell’Unità

Una tirata di orecchie ai corrispondenti e con loro al Pci data pubblicamente dalle colonne dell’Unità che rimproverava gli “Amici” di Terni. Il settembre 1952 era stato scelto dal quotidiano del Pci, come “Il Mese” quello della diffusione record e di particolare attenzione per la promozione della stampa di partito. E “Amici” significava “Amici dell’Unità”, “compagni” e dirigenti del Pci che s’erano impegnati a favorire una sempre crescente diffusione del quotidiano comunista.

corrispondenti“Uno dei compiti più importanti che si pongono dinanzi alle organizzazioni di Partito per Il Mese – scriveva l’Unità il 2 settembre – è quello dell’allargamento della rete dei corrispondenti. Purtroppo questo obbiettivo non è preso da tutti con la dovuta considerazione”. E così, nella rubrica dedicata agli “Amici”, a fianco ad annunci di vendite strepitose a Catania e ad Ancona, si portava l’esempio negativo di Terni. “Ecco che accade in Provincia di Terni – proseguiva il rimbrotto – Su 32 Comuni ci sono 8 corrispondenti dei quali soltanto quelli di Orvieto e Amelia lavorano regolarmente”. Record “esecrabile” quello del corrispondente da Marmore, che comunque non era un Comune, il quale “non invia più una riga dal novembre del ‘51”. E per di più, proprio a Terni, non c’erano corrispondenti dalle fabbriche.

L’Unità dava comunque atto che gli “Amici” di Terni “nel corso del loro recente congresso si sono impegnati ad ovviare a questa deficienza. Speriamo di poter presto ospitare nella nostra rubricale notizie relative alla nomina di nuovi corrispondenti”.

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