Il nuovo stabilimento della Pozzi trovava sede nell’area industriale di Santo Chiodo su un appezzamento di terreno di tredici ettari; un miliardo e mezzo di investimento e il posto di lavoro per 400 operai. “E’ un’operazione positiva ma non basta da sola a risolvere i problemi di una crisi fortemente penalizzante per lo spoletino” commentò il sindaco Gianni Toscano all’inaugurazione avvenuta in piena campagna elettorale (il 28 e 29 aprile 1963 si votava per il rinnovo del parlamento) . Era stata l’amministrazione comunale spoletina, a spingere perché si procedesse al taglio del nastro anche se lo stabilimento sarebbe stato in grado di mettersi in marcia solo qualche settimana dopo. La polemica nacque in seguito alle affermazione del sottosegretario Dc Filippo Micheli in quale non mancò di sottolineare il ruolo svolto dal governo e segnatamente dal ministro Emilio Colombo perché l’operazione Pozzi fosse andata in porto. “Grandi ringraziamenti al governo democristiano e scarsa considerazione dell’impegno dell’amministrazione comunale di sinistra”, criticava l’Unità.