1992, a ottobre scoppia la “tangentopoli ternana”

Era la mattina del 9 ottobre 1992 quando a Terni gli agenti della questura si presentarono a casa di tre esponenti del Partito Socialista e li arrestarono con l’accusa di aver ricevuto tangenti.

ottobre la sede del psi ternano
La sede della Federazione Psi a Largo Villa Glori

Nasceva in quel momento e sull’onda di quanto stata accadendo in varie parti d’Italia, la tangentopoli ternana, che andò avanti per mesi, portò in carcere e vide posti sotto accusa numerosi politici ternani, determinò la caduta dell’amministrazione comunale che si risolse nella primavera del 1993 con la vittoria di Gian Franco Ciaurro alle elezioni comunali.
Quel 9 ottobre in carcere finirono il segretario amministrativo del Psi di Terni Alberto Marsiliani, di 64 anni e con lui Eraldo Bordoni, un avvocato di 53 anni che affiancava Marsiliani nella gestione amministrativa del Psi.
L’accusa parlava di una tangente di 130 milioni di lire ricevuta da un imprenditore.
Il terzo arrestato, anch’egli del Psi, fu Roberto Ciarapica, allora consigliere provinciale, accusato di concussione per una vicenda che riguardava il periodo in cui egli era consigliere comunale di Acquasparta.
Il questore di Terni Luigi Giordano e il capo della squadra mobile Piero Angeloni, spiegarono che le vicende che avevano portato ai tre arresti rientravano nel quadro di una complessa indagine che era ancora in corso, iniziata da mesi: era appunto la tangentopoli ternana.
La sede del Psi, a Largo Villa Glori, fu perquisita e si sequestrarono numerosi documenti. Il sostituto procuratore che conduceva l’indagine era Carlo Maria Zampi.

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