una grande vampata si scatenò illuminando a giorno la stanza nella vecchia casa di Castel Ritaldi, non lontano da Spoleto, e colpendo l’uomo al viso e addosso. Saverio Trinca, diventò in pochi secondi una torcia umana. Si tentò – Trinca aveva una famiglia numerosa e qualcuno subito intervenne – di spegnere il fuoco, ma il petrolio aveva inzuppato tutti i vestiti di Saverio. Morì così, in maniera atroce a causa di una sbadataggine.