Americano nomina eredi le città di Perugia e Assisi

Americano innamorato dell’Italia, lasciò in eredità ventimila dollari stabilendo che fossero divisi tra due città italiane. L’eredità era però legata ad un usufrutto e fintanto che l’usufruttuario fosse stato in vita l’eredità era bloccata.

americano
Assisi

Nel momento in cui passò a miglior vita, cosa che avvenne nel 1884, il cittadino americano, il cui cognome era Mercer, non indicò i nomi delle due città lasciando l’incombenza all’esecutrice testamentaria, Miss Pell. La donna amava anch’essa l’Italia ma soprattutto era rapita dall’Umbria. Soprattutto da Perugia e da Assisi, dove passava ogni anno un beve periodo di vacanza. Stabilì quindi che l’eredità da devolvere in beneficenza andasse divisa in parti uguali tra Perugia e Assisi, diecimila dollari per ciascuna equivalenti a cinquantamila lire dell’epoca in cui l’eredita poté essere incassata ossia il 5 febbraio1909 (oggi sarebbero all’incirca 210mila euro). L’usufruttuario morì infatti 25 anni dopo Mister Mercer.

Comunque i due Comuni umbri avevano conservato la pratica con la massima cura e non ci furono complicazioni burocratiche per godere dell’eredità, ovviamente e nel rispetto dei desideri di Mister Mercer usata per beneficenza.

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