Bocciardo illustra al duce i progressi della “Terni”

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Uno degli striscioni che hanno accolto la visita di Mussolini alle acciaierie di Terni nelll’ottobre del 1940. In alto: Mussolini e Bocciardo (in orbace) al reparto corazze

27 settembre 1940

Arturo Bocciardo, senatore e presidente della “Terni”, incontra a Roma Benito Mussolini perdecantargli i risultati ottenuti dalla “sua” impresa. Soprattutto Bocciardo punta sul dato relativo alla produzione di ligniti, produizione autarchica che consente alla “Terni” di fare grossi risparmi sull’importazione del carbone, sostituito nei processi industriali proprio dalla lignite. Se nel 1938 la produzione era pari a 138mila tonnelllate, due anni dopo si ouò vantare che esse sono diventate cinquecentomila. La lignite nella porduzione diell’acciaio ha sostituto il carbone nella misura del 98%. Minore è la quota percentuale utilizzata nella produzione di energia elettrica (30 per cento), nella produzione di azoto (35%). Nel processo produttivo del cemento, invece, la Terni ormai non utilizza più carbone sostituito per intero dalla lignite.

In relazione all’elettricità Bocciardo ha anche spiegato nell’occasione che si sta procedendo alacremente per completare il programma di costruzione di centrali idroelettriche che permetteranno la produzione di un miliardo di chilowattore l’anno.
Ovviamente non è mancata l’illustrazione dei programmi per la produzione di armi, ma all’argomento nel comunicato ufficiale diffuso dopo l’incontro si fa solo cenno.
L’incontro è avvenuto anche in vista di una visita alle industrie ternane da parte dei Benito Mussolini, cosa che avvenne alla metà del mese di ottobre del 1940.

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