Castagno di 224 anni diventa un obelisco

Quell’albero, così maestoso, nonostante fosse ormai mal ridotto incuteva una certa soggezione, suscitava un sentimento di rispetto. A qualcuno tra coloro che ebbero il compito di abbatterlo evidentemente piangeva il cuore, ma esso costituiva ormai un pericolo.
Un castagno, un esemplare dei tanti che formano i vasti boschi di Melezzole, alle pendici del monte Croce di Serra. Quel tronco ora è diventato un monumento.

Non a Melezzole, frazione di Montecchio, ma a Capitone, frazione di Narni. Venti chilometri di distanza. Un albero che nell’anno 2000, quando fu abbattuto aveva 224 anni, calcolato con precisione, da chi – naturalmente – sapeva come si fa a stabilire l’età dei un albero. Dimensioni notevoli. Lo hanno portato a Capitone e sistemato, quasi un obelisco, all’ingresso del centro storico. Per rendere onore alla sua vetustà. Iniziativa di un cittadino che ha voluto prendersene cura, tramandare e perpetuare una meraviglia della natura. Uno dei tanti esempi di poesia disseminati soprattutto nei piccoli centri, laddove le persone sanno apprezzare ed amare la natura ed il mondo che le
circonda.

Melezzole, Castagno di 224 anni
Capitone, monumento a un castagno di 224 anni

Una cosa alla buona. Il tronco, probabilmente solo una parte, è stato poggiato in verticale su un basamento quadrato di legno. A proteggerlo dalla pioggia, una specie di piccola tettoia. Ed una “lapide”, scritta a mano, firmata da chi si è preso cura del monumento: “Questo albero di castagno fu abbattuto a Melezzole all’età di 224 anni”. Segue, tra parentesi una spiegazione, quasi una giustificazione: “(Era giunto in fin di vita)”. A conclusione la data, “Capitone dicembre 2000” e la firma: “Donatelli Carlo”.

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