Foligno 1904, dirigente socialista condannato per violenza privata

Tito Marziali

L’11 aprile 1904 l’avvocato folignate Tito Marziali fu condannato a dieci giorni di reclusione e venti lire di multa dal Tribunale di Perugia, perché giudicato colpevole di violenza privata.

Cos’era accaduto? A novembre del 1903 fu promossa a Foligno una sottoscrizione contro il partito socialista un cui assessore comunale era stato contestato e fischiato. Uno dei firmatari, però, si lamentò rivolgendosi proprio a Marziali riferendo che chi gli sottopose il documento per le firme non gli spiegò che la sottoscrizione era contro il “nostro partito”..

Marziali intervenne incontrandosi con colui che aveva in custodia l’elenco delle firme al quale chiese di controllare la scheda. Ma Marziali non la rionsegnò, se la mise anzi in tasca affermando che non l’avrebbe restituita perché intendeva usarla per querela contro “chi sorprendeva l’altrui buona fede”. Ma ad essere denunciato fu lui, che fu accusato di violenza privata.

Marziali fu personaggio di spicco della sinistra umbra. Tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia ebbe lì’incarico di oprganizzare il nuovo partito in Umbria.

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