Foligno, gennaio 1900: socialisti e repubblicani denunciano soprusi da parte delle autorità

Francesco Fazi

Una lezione di dignità e compostezza fu quella che dettero i partiti popolari di Foligno reagendo in modo civile a quella che considerarono una negazione della loro libertà. Era il 23 gennaio 1900 quando le agenzie di stampa diffusero la loro protesta.

I partiti popolari avevano chiesto il permesso per una dimostrazione nel trentesimo anniversario della battaglia di Digione che aveva visto i garibaldini e lo stesso Garibaldi battersi in favore della repubblica  francese contro i prussiani.

Il sottoprefetto di Foligno però negò decisamente l’autorizzazione definendo “sovversive le modalità della dimostrazione stessa perché conforme necessariamente al significato storico della spedizione garibaldina”. La repubblica francese per la quale Garibaldo era andato a combattere era infatti quella nata dalla sollevazione contro il potere assoluto di Napoleone III, ed aveva quindi una matrice rivoluzionaria.

I rappresentanti dei partiti popolari, Giuseppe Filena e Mario Trabalza per i socialisti, l’on. Francesco Fazi e Domenico Benedetti Roncalli per i radicali e repubblicani, “si limitano ad enunciare il fatto per mezzo della stampa – si leggeva nella nota d’agenzia – in attesa che le violazioni sistematiche di ogni libertà insegnino qualche cosa al popolo nostro”

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