Li aveva giocati al banco lotto n.136 di Spoleto, quello gestito dalla signora Gioconda Falconi. Che quella settimana, in verità fu proprio un banco lotto fortunato. Sì, perché insieme a quella dell’operaio ci fu un’altra vincita, più sostanziosa: due milioni e 890 mila lire grazie ad un terno secco sulla ruota di Roma: 2-5-47. In tre avevano puntato qualcosa di più delle 125 lire del muratore. Vollero restare anonimi, ma due di loro erano di Spoleto e il terzo di Santa Maria degli Angeli.
Giusto per curiosità: un milione i lire del 1949 corrispondono a poco meno di 19 mila euro. Mentre la vincita col terno su Roma, in euro, fruttò l’equivalente di 53.500 euro.