Gubbio 1953: autocarro in un burrone, due morti e quattro feriti

Quando tocca, tocca. Un autocarro su una strada in salita; la trazione che si rompe all’improvviso e l’autocarro che che conincia ad indietreggiare, in discesa, con il guidatore che sembra non riesca nemmeno a frenare. Cosicché l’automezzo, a marcia indietro, finisce nel burrone, rotola più volte su sé stesso per una decina di metri.

Autocarro distrutto, ovviamente, ma il fatto grave fu che sopra v’erano sei persone: un paio nella cabina di guida, le altre dietro, sul cassone. Era lì’11 novembre del 1953. L’incidente si verificò non lontano da Gubbio, in località Loreto. Bilancio: due morti, Pietro Bellucci 36 anni e Umberto Mosca vent’anni. Schiacciati sotto l’automezzo e morti sul colpo. Feriti in maniera seria gli altri quattro occupanti dell’autocarro: i fratelli Luigi e Giuseppe Mengani di 25 e 39 anni; Antonio Casagrande, 40 anni, e Ettore Panfili, 41 anni. Tutti furono ricoverati all’ospedale di Gubbio.

L’autocarro era un residuato bellico, molto malmesso.

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