Gubbio: un comunista all’ospedale e tre fascisti in carcere

Gubbio, 20 luglio 1922

Una sparatoria vera e propria che a San Benedetto, vicino Gubbio, vide opporsi cinque contadini comunisti ed un gruppo di fascisti. S’era cominciato con una lite: i cinque contadini erano su un carro agricolo trainato da buoi, che utilizzavano anche come mezzo di locomozione, visto che alle 10 di sera  non erano stati nei campi a lavorare. Per strada cantavano, solo che la canzone intonata era un inno: “Bandiera rossa”.

L’incontro con un manipolo di fascisti non poteva che finire male. Ed infatti si accese la lite, furibonda. Dalle parole a passare ai fatti fu questione di un attimo. Una sparatoria tra i due gruppi i cui appartenenti  – da una parte e dall’altra – erano quasi tutti armati di rivoltella.

gubbio sparatoriafascisti comunistpIl bilancio fu di un ferito grave tra i contadini, Giuseppe Matteucci di 22 anni. Un colpo lo raggiunse all’addome. Lo portarono subito all’ospedale di Gubbio dove fu operato, ma le sue condizioni, il mattino dopo furono definite “allarmanti”. Le indagini dei carabinieri di Gubbio portarono all’arresto di tre giovani fascisti accusati del ferimento di Matteucci.

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