Il corpo celeste probabilmente se l’erano portato via loro. Ma il vero mistero arrivò subito dopo. Chi erano quei tecnici tutti coperti da una tuta? Chi si era intascato il meteorite – a quel punto ci si dichiarò sicuri che di questo si trattasse – di Portaria? Boh! Non risultava nessuna segnalazione ufficiale. S’ipotizzò che fossero tecnici dell’aeronautica di stanza a Viterbo che potrebbero aver seguito la caduta della palla di fuoco con i loro radar. Oppure qualche appassionato tra coloro che frequentavano ogni notte l’osservatorio astronomico di Cesi, che aveva visto tutto ed era sceso a prendersi un “souvenir”.
Non si è mai scoperto. A meno che dentro quelle tute non ci fossero loro, i viaggiatori della palla di fuoco, i quali invece di parcheggiare hanno arrotolato il loro mezzo intersiderale e il viaggio l’hanno continuato a piedi.