Era il 16 gennaio 1983, una domenica, quando Sisto Cioca, 46 anni, originario di Lugnano da anni residente a Roma dov’era custode del pensionato studentesco Civis, fu trovato morto.
Rimasto sempre attaccato al suo paese di origine, curava quella casa di campagna che probabilmente aveva individuato come propria dimora una volta raggiunta la pensione.
Una seconda casa quindi, come quella che sorgeva poco lontano dalla sua e che era stata anch’essa svaligiata. Il sistema usato per entrare e rubare era lo stesso, piuttosto rude e maldestro: li ladri avevano sfondato una finestra. A casa di Cioce avevano trovato anche di che mangiare. Non pensavano che il proprietario sarebbe arrivato nel primo pomeriggio, quel venerdì.