Poreta 1948: “Maria non mi voleva ed io le ho sparato”

Maria, 17 anni, uscì di casa prima di andare a dormire per andare a controllare che nella stalla fosse tutto a posto. Sull’aia della casa di campagna la affrontò un giovanotto. Non le disse nemmeno una parola. Era lì per ucciderla. E subito fece fuoco ferendo Maria ad una spalla. Sentito lo sparo accorse Pierina, amica di Maria, 39 anni con la lampada ad acetilene in mano. Un altro sparo, contro di lei stavolta. Morì all’istante mentre l’uomo si dava alla fuga. Il fatto avvenne il 5 febbraio 1948, nelle campagne di Spoleto, nella frazione Poreta.

Maria fu soccorsa e portata in ospedale e qui, ai carabinieri, raccontò quel che era successo. A sparare era stato un ragazzo di 18 anni, un manovale originario di Cannara ed abitante a Poreta. Fornì il nome, Enzo, ed il cognome. I carabinieri andarono subito a casa sua. Stava dormendo tranquillo. E subito confessò: “Si ho sparato io, Maria non mi voleva, ha sempre respinto le mie profferte amorose”, disse. Quindi seguì i carabinieri in carcere.

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