Orvieto 1879: falegname uccide la moglie, il figlio la vendica

Orvieto 12 agosto 1879 – Tornando a casa trovò la madre morta: nel petto aveva infisso un coltello. Dopo pochi istanti entrò il padre, stravolto. E lui capì: estrasse il coltello dal petto della madre, inseguì il padre che stata fuggendo e gli vibrò una coltellata alla schiena uccidendolo. La tragedia avvenne ad Orvieto. La donna che esercitava la professione di levatrice voleva dividersi dal marito “che le consumava tutti guadagni”, scrisse il giornale l’Opinione, “Il marito alle sette e mezzo di sera andò a casa e, senza perdere tempo, diede cinque coltellate alla moglie”. Poi scese in cantina, “io non so perché – scriveva il corrispondente da Orvieto de l’Opinione – e quando risalì, dopo pochi minuti trovò che era rientrato il figlio” che reagì uccidendo a sua volta l’uomo. “Il figlio ha 18 anni ed è degno del padre”, concludeva il cronista.

Il processo si celebrò il 12 dicembre di quello stesso anno e consentì di precisare alcuni particolari che nel dare la notizia l’Opinione aveva trascurato.

Luigi Duranti, il marito assassino, faceva il falegname e sospettava che la moglie Maddalena, levatrice, gli fosse infedele. Per questo l’ennesima lite, culminata con le sette coltellate (e non cinque) con cui il falegname orvietano uccise la moglie, andandosene poi da casa. Accorsero i vicini e poco dopo anche il figlio della coppia Alleano Duranti. Tentarono un inutile soccorso e trovarono vicino al cadavere il coltello. Il medico decretò l’avvenuto decesso, e Alleano fu preso dalla disperazione. Proprio in quell’istante rientrò il padre: “L’ho uccisa io – disse ai presenti- dove sono i carabinieri?”. In un battibaleno Alleano gli fu addosso e gli vibrò, col coltello che aveva ancor in mano, un colpo al torace uccidendolo.

I giurati della Corte d’assise di Perugia, mandarono assolto il giovane dall’imputazione di parricidio, riconoscendo che egli era stato spinto all’azione “da assoluto furore morboso in lui suscitato dalla vista della madre uccisa poco prima dal padre”.

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