Perugia 1868, contadini esasperati per la tassa sul macinato bastonano il segretario comunale

L’esasperazione che negli strati sociali meno abbienti e specie tra i contadini comportò la tassa sul macinato fu pagata a caro prezzo dal segretario comunale di Perugia. Dell’introduzione del nuovo dazio, in verità, si stava ancora soltanto discutendo, ma gli animi erano già ugualmente surriscaldati. Il funzionario accompagnò un suo conoscente presso un mulino delle vicinanza del capoluogo umbro, anche perché lo stato di tensione invitava ad ogni orudenza.

Raccontava la Gazzetta di Milano del 31 marzo 1868 che appunto il segretario comunale di Perugia “accompagnò ad un mulino un signore colà recatosi non so per quale fine. I contadini pensando che trattavasi del macinato e del contatore, appena se ne andiede lo sconosciuto, piombarono sul povero segretario coi bastoni e lo lasciarono in uno stato poco soddisfacente”.

“Voglia o non voglia – commentava lo sconosciuto cronista – tale è l’effetto dal più al meno che produrrà quella legge, dalla quale tanto s’aspetta”

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