Perugia 1908, Comune e Governo salvano l’Oratorio

Ai primi di giugno del 1908 il Comune di Perugia ed il Governo acquistarono parte dell’area pertinente all’oratorio di San Bernardino. Fu l’unico modo per evitare che un privato, che ne era proprietario aveva aperto il cantiere per costruire un edificio a ridosso del monumento ovviamente deturpandolo e alterando l’aspetto pittoresco del luogo. Comune e Governo ci misero subito una pezza acquistando parte dell’area su cui si stava per edificare e costituendo per l’altra parte una servitù di non costruire a favore del monumento. La spesa fu di settemila lire: 3.600 a carico del Governo e 3.400 delle casse comunali.

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L’Oratorio di San Bernardino fu costruito alla meta del Quattrocento a fianco della chiesa di San Francesco al Prato, in onore del santo, che spesso si recava a Perugia per predicare al popolo proprio sul prato davanti alla chiesa francescana. L’elegante facciata policroma a finissimi rilievi è un capolavoro di Agostino di Duccio, scolpita tra il 1457 e il 1461. L’interno è a tre campate di volte gotiche costolonate. Alla parete destra il Gonfalone di San Francesco al prato di Benedetto Bonfigli. L’altare maggiore è costruito con un sarcofago cristiano (metà del IV secolo), in cui fu sepolto il beato Egidio dalla fine del XIII secolo al 1887. Nella sagrestia dell’oratorio si trova la Cappella Baldeschi, in cui è custodita la tomba del giureconsulto Bartolo di Sassoferrato, morto nel 1357.

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