Perugia 1909, grave l’arcivescovo per un colpo apoplettico durante le cresime

Gravissimo per un colpo apoplettico l’arcivescovo di Perugia. Conte monsignor Dario Mattei Gentili. Il malore lo colpì la mattina del settembre 1909, mentre, si recava nella frazione Bosco dove era in programma la celebrazione per le cresime.

Giunta la carrozza davanti alla chiesa parrocchiale “il servitore ne aprì lo sportello avertendo Sua Eminenza, che si era arrivati”, riferiva il cronista dell’epoca. Il presule non rispose cosicché il servitore ripeté a voce più alta l’annuncio. Ancora silenzio, per cui si l’uomo si avvicinò all’arcivescovo che sembrava addormentato, ma era in stato di semincoscienza e “come svenuto, aveva perduto la cognizione delle cose e la favella”. Monsignor Gentili fu trasportato nella casa del curato e fu chiamato un medico “che somministrò dei cordiali al sofferente”. Il vescovo, poco dopo, si riprese e, seppur debole, “ebbe la forza di volontà, seduto su una poltrona, di cresimare nella sagrestia i figli dei parocchiani”.

Finita la funzione, che fu rapida, l’arcivescovo fu riportato a Perugia ove “ora si trova a letto gravemente ammalato. All’arcivescovado è un continui pellegrinaggio di giovani e vecchi sacerdoti, sinceramente affezionati al pastore buono e generoso”.

Monsignor Mattei Gentili, aveva 66 anni. Dalla malattia si riprese e restò arcivescovo di Perugia per un altro anno, fino al 30 settembre 1910. Morì l’8 gennaio 1912, quasi settantenne.

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