Era quasi la mezzanotte del 22 marzo 1921. In piazza Danti a Perugia, un gruppo di fascisti arriva da una parte della piazza, dall’altra – per coincidenza – stanno avvicinandosi alcuni socialisti. Il clima politico, si sa, era incandescente in quel periodo: si comincia con gli insulti, si passa alle mani e quindi alle revolverate.
Una vera e propria battaglia durata qualche minuto e finita con un fascista ferito da un colpo di pistola (poi si scoprirà che si trattava invece di un operaio che morì un paio di giorni dopo). I socialisti si dileguano, i fascisti no e si recano in una tipografia in cui si stampa il foglio socialista “La Battaglia”. Lì, a quell’ora, c’è solo il proprietario, Bardeschi, che è anche il corrispondente dell’Avanti da Perugia. La tipografia viene devastata. Poi, i fascisti se ne vanno. Intanto è intervenuta la forza pubblica e dopo le indagini del caso. L’esito: quattro socialisti denunciati.