Preci 1909: sedotta e abbandonata si vendica a coltellate

PRECI, 24 agosto 1909 – La ragazza, in realtà, voleva vendicarsi ai danni dell’ex fidanzato, ma invece ne assassinò il fratello, mentre il giovane che s’era approfittato di lei abbandonandola incinta se la cavò con una grossa paura, anche se poi finì in galera. Fu a lui, in verità, che lei aveva affibbiato la prima coltellata con un serramanico. Lo colpì alla pancia, ma egli indossava una cintura di cuoio alta e spessa che lo salvò dalla coltellata.

Protagonisti della vicenda un aitante giovanotto, Luciano F. il quale aveva posti gli occhi addosso ad una ragazza di 21 anni, Adele che, a Preci, abitava nella frazione di Montaglioni. La ragazza non rifiutò le avances di Luciano e il loro fu un fidanzamento di quelli focosi, pieni di passione. Passarono i mesi. Tutto bene per Adele, però Luciano quando sentiva pronunciare la parola matrimonio diventava evasivo, fino a quando la ragazza non gli disse che ormai non si poteva più perdere tempo perché lei aspettava un bambino.

Luciano innestò immediatamente una rapida marcia indietro e le disse che di lei non voleva più saperne. Cercò di sparire ma Preci non è né era New York.

Adele, disperata, raccontò tutto a casa, ai suo tre fratelli e ai suoi genitori. Cominciò la caccia a Luciano: doveva far fronte alla situazione o l’avrebbe pagata cara.

Luciano, che si sentiva per le ossa che qualcuno prima o dopo gli avrebbe presentato il conto,  andava in giro sempre scortato dal fratello Graziano e quando era possibile portava con sé la doppietta. L’aveva anche quella sera quando tornando da una sagra, verso le nove, si trovò all’improvviso davanti Adele armata di un coltello. La ragazza lo sapeva che qualunque trattativa era ormai inutile: lo aveva cercato parecchie volte, ma Luciano si era sempre negato. Lo colpì subito, ma lui se la cavò per via della cinta di cuoio. Suo fratello Graziano s’avventò sulla ragazza – che era accompagnata dai fratelli e dal padre – per fermarla, ma lei gli dette una coltellata alla gola. Graziano morì in pochi minuti con l’orta squarciata, ma anche Adele restò gravemente ferita: Luciano aveva fatto fuoco da distanza ravvicinata e il colpo le aveva maciullato una gamba.

I fratelli ed il padre di Adele scattarono allora per agguantarlo, ma Luciano scappò a gambe levate. Soccorsero Adele, la trasportarono a casa ed avvertirono i carabinieri dell’accaduto. Finì con l’arresto dei tre fratelli e del padre di Adele e con quello di Luciano, mentre la ragazza era piantonato in ospedale, a Norcia.

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