Soldati molestano la moglie dell’oste: sei revolverate

Due soldati un po’ troppo intraprendenti. Se ne stavano passando nelle avances nei riguardi della moglie dell’oste e della ragazza che lavorava nell’osteria. E finì a revolverate.

soldatiEra da poco passata la mezzanotte del 20 settembre del 1909. I due soldati di artiglieria, Nicola Visentin e Antonio Grigolon del distretto militare di Venezia che chissà come mai erano a Perugia, passarono la serata nel’osteria di Publio Ragni. Complice qualche bicchiere in più i due si sentirono autorizzati, contando evidentemente sul fascino della divisa, a cominciare “scherzare” con le due donne. Uno scherzo che stava diventando sempre più confidenziale. Troppo, almeno a giudizio dell’oste che intervenne decisamente cacciando via i due soldati. Nacque un diverbio che sfociò in una lite furibonda conclusa dall’oste che, preso un revolver in un cassetto, lo scaricò addosso a due artiglieri. Sei colpi sparati in rapida successione e andò bene, soprattutto per Visentin e Grigolon, che la mano non fosse tanto ferma per cui cinque dei sei colpi andarono a vutoo e uno, invece, ferì l’artigliere Visentin ad una gamba.

Dopo la sparatoria l’oste scappò. I carabinieri arrivarono poco dopo, mentre i soldati, sguainate le loro daghe (spade a lama corta in dotazione all’esercito regio), sfogavano la loro rabbia spaccando porte e suppellettili dell’osteria. Cosicché mentre Visentin era accompagnato in ospedale, il suo amico e collega finiva in caserma dai carabinieri.

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