Morì a casa sua in corso Garibaldi, a Spoleto, il 22 febbraio 1962. Nella stessa Spoleto era nato il 2 maggio 1858, suddito dello Stato Pontificio. C’era ormai il Regno d’Italia quando, coscritto, partì militare di leva, arruolato nei bersaglieri così come molti umbri, piccoli di statura ma resistenti alla fatica.
Di lui non si ricordavano gravi malattie e si spense proprio per una questione di vecchiaia, anche se lui non era disposto ad arrendersi ancora. Appassionato cacciatore, infatti, aveva ritirato da pochi giorni la sua ottantottesima e consecutiva licenza di caccia. La sua lunga militanza dello sport venatorio gli aveva fruttato la nomina a socio onorario dei veterani sportivi.