Spoleto, ancora uno sciopero contro la chiusura delle miniere

Spoleto, 3 dicembre 1958 – Sciopero dei minatori di Morgnano. Si trattava di una risposta, dopo l’annuncio di chiusura delle miniere con conseguenti licenziamenti di tutti i 1300 dipendenti.  Fu, quella, solo una tappa delle lunga lotta che finì, però, con la chiusura delle miniere, così come aveva deciso la “Terni”, quando alla fine di luglio del 1958 aveva sospeso dal lavoro quattrocento dei milletrecento dipendenti delle miniere. Erano seguite manifestazioni di ogni genere, compresi due scioperi generali cittadini. C’era stato un tentativo di mediazione del ministro del lavboro che aveva pomesso l’assunzione, ma solo dopo dieci mesi, di trecento dei dipendenti di Morgnano nei cantieri dell’Autostrada del Sole allora in costruzione.

sciopero spoleto
La miniera di Morgnano

In corteo i minatori in sciopero raggiunsero il Teatro Nuovo ove si tenne un’assemblea con la partecipazione dei dirigenti della della Camera del Lavoro e della Uil (allo sciopero non avevano aderito la Cisl e la Cisnal). La decisione fu quella di chiedere che il governo avviasse una contrattazione formale con i rappresentanti del sindacato ribadendo che licenziamenti, se ci dovevano essere, fossero decisi solo sulla base di dimissioni volontarie e solo se ci fossero stati  impegni precisi sul reimpiego dei minatori che non avessero aderito alle dimissioni.

S’era arrivati, nell’incertezza, ai primi di dicembre. Altre manifestazioni erano annunciate per i giorni successivi.

 

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