Terni 1961: preso sul fatto lo scassinatore più ricercato d’Italia

Un ladro di professione. Di quelli da film, che non si fermano davanti a niente e sono sempre pronti a tirar fuori qualche idea “geniale”. Ma quella notte del 13 marzo 1961 l’idea non fu tanto azzeccata, perché Carlo Pallotta, 53 anni, di professione scassinatore, ricercato da tutte le questure d’Italia, autore di numerosi colpi famosi, fu arrestato a Terni. In flagranza di reato. Lo beccarono nello scantinato di un laboratorio di tappezzeria che era diviso solo da un muro da quello di una tabaccheria con ingresso su Corso Tacito. La tecnica era quella classica del “buco”, ma nell’abbattere il muro di tramezzo fece troppo rumore richiamando l’attenzione di qualche passante. Qualcuno chiamò la polizia. Gli agenti scesero nello scantinato della tappezzeria e trovarono Pallotta che, nel tentativo di nascondersi, s’era messo sotto un materasso.

Fu la fine ingloriosa di una lunga carriera che aveva visto Carlo Pallotta ripulire gioiellerie, banche e negozi di ogni tipo. A Terni era – ovviamente – già ricercato: si era reso autore di un clamoroso furto ai danni del Monte dei Paschi di Siena. Staccò dal muro esterno la cassa continua che pure era blindata, e per evitare di essere subito scoperto mise davanti al muro danneggiato un pannello dipinto che riproduceva esattamente la cassa: solo andando vicino si poteva scoprire l’inganno. E quella volta la fece franca. Ma poi il colpo alla tabaccheria…

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