
A Todi, la mattina del 9 giugno 1921, due fascisti “percorrevano un tratto di linea ferroviaria”. Una passeggiata. Un clima bucolico, quello dipinto dal cronista dell’epoca.
Una mattinata di serenità, a contatto con la natura senza perdere l’aggancio con la modernità rappresentata dalle due lunghe stridce ferrate. Una mattinata per però fu fatto svanire dal comportamento di alcuni “operai che passavano con un carrello lungo il binario” i quali, alla vista dei due fascisti li aggredirono “con le pale, e uno di essi venne disarmato della rivoltella, con la quale gli fu fatto fuoco contro ferendolo gravemente”.
L’altro fsacista, anch’egli ferito, “tirò vari colpi di rivoltella contro gli aggressori e ne ferì due, pare gravemente”.

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