era uno degli Arditi, uomini delle truppe d’assalto dell’esercito regio che erano capaci di affrontare qualsiasi difficoltà. E il suo fu un comportamento stoico. Tanto che dopo aver firmato il permesso telegrafò alla madre a Roma per avvertirla che era ricoverato in ospedale.
Poi, mentre sentiva che le forze stavano abbandonandolo, chiese di essere soccorso. Solo allora qualcuno si accorse che il tenente Panetta era ferito. La pallottola gli aveva perforato un polmone. Lo portarono in ospedale dove fu ricoverato, ma durante la notte successiva spirò.