Volperino 1904: sassate alla madre del parroco che maltratta un gatto

Causa di tutto fu un gatto. Proprio per difendere il suo gatto dai maltrattamenti di quella donna Venanzo Ridolfi intervenne perdendo le staffe. Era il 5 gennaio del 1904 e a Volperino, frazione di Foligno, Venanzo assistette all’ennesimo – riferì lui – intervento maldestro di Lucia Pepponi, la madre del parroco.

Venanzo la prese a sassate: la porimo sfiorò Lucia, ma la seconda arrivò a segno colpendola in pieno ad un occhio e “producendole una lesione al cristallino che la tenne malata per oltre 40 giorni con la perdita quasi totale dell’occhio”, riferivano le carte processuali.

Sì, perché Lucia Pepponi denunciò Venanzo che fini davanti ai giudici del Tribunale di Perugia.

Il processo si celebrò ai primo di maggio del 1904. Ridolfi negò di aver agito così come Lucia aveva riferito e soprattutto negò decisamente di averla presa a sassate. Ma alcuni testimoni lo smentirono. Il pubblico ministero chiese una sentenza di colpevolezza e la condanna a dieci mesi di reclusione. Il Tribunale si contentò  di sette mesi, oltre al risarcimento dei danni e al pagamento delle spese processuali.

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