Farentillo, le ferie dedicate alla “Croce Verde”

Storia e Memoria

di SERGIO BELLEZZA

La Croce Verde è un’organizzazione di mutuo soccorso, sorta in origine a Firenze, quale derivazione laica della Compagnia della Misericordia. A differenza della C.R.I., che s’occupava di feriti in tempo di guerra o in caso di calamità naturali, si adopera quotidianamente nel soccorso di contusi e malati. Dipinta di verde, il colore della speranza, si è diffusa nel Paese, a cominciare dalle grandi città, come Milano, Torino, Verona, Padova, Pavia, Reggio Emilia. In Umbria la troviamo a Perugia, Spoleto, Bastia Umbra e Ferentillo.

Nel paese della Valnerina nasceva quarant’anni fa nell’ambito della Pro Loco, per poi rendersi autonoma, si è spesa da allora nel sostegno, a volte decisivo, a malati e indigenti, garantendo un servizio essenziale alla Comunità locale, col contributo pure di abitanti dei centri vicini. Il numero dei soci, i tanti volontari, i Donatori di sangue davano consistenza alla solidarietà umana, frutto di una socializzazione diffusa. Tanta era la partecipazione, ci dice un vecchio iscritto, che “prendevamo addirittura le ferie per coprire i buchi e assicurare il servizio”. Dal consuntivo del 1983, si rileva come in quello scorcio d’anno fossero stati effettuati oltre 120 interventi e percorsi centinaia di Km. verso i vari ospedali della provincia e della regione.

A dirigere l’Associazione in qualità di presidente Ezio Viali, conduttore dello scuola bus comunale e abilitato alla guida dell’ambulanza; come vice Vincenzo Fortunato Cioci, figura bonaria, intraprendente e sempre disponibile. A donare la prima autolettiga la Cassa di Risparmio di Terni e Narni, grazie ai buoni uffici del presidente, Antonio Cassetta. La stessa nei momenti di inattività si rimetteva nel box sistemato nell’area concessa gratuitamente dalla sig.ra Ferramosche Anna Rita, finchè madre Lisa Salvatori, chiamata affettuosamente in paese la “Mammina”, non gli mise a disposizione i locali per la sede.

A sostenere la Croce Verde di Ferentillo il contributo della Regione dell’Umbria, dell’Azienda di Cura e Soggiorno di Terni, del Comune, della Banca Popolare di Novara, della Cassa di Risparmio di Spoleto, della sig.ra Lucidi Corazzi. Si deve alla Comunità Montana, come pure al sig. Simioni, in ricordo del padre, l’acquisto di bombole d’ossigeno, al sig. Cambi quello di uno sfigmomanometro per la pressione arteriosa, alla sig.ra Zappelli la fornitura di biancheria e foderine per le barelle.

I medici del posto, i dott. Rubino e Festuccia, garantivano l’assistenza sanitaria. Il prof. Lotti, primario a Terni del Pronto Soccorso, addestrava i volontari ai primi rudimenti di aiuto ai sinistrati, il dott. Francesco Aureli, Direttore sanitario dello stesso, assicurava la sua disponibilità e quella della struttura sanitaria.

A regolare l’esistenza della Croce Verde un regolamento di 12 articoli, essenziali e concreti, ad assicurarne il futuro il sostegno pubblico e privato, la trasparenza dei bilanci, il sano entusiasmo dei propri soci, l’apprezzamento della gente di Ferentillo.

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