C’era da inaugurare il gagliardetto del Fascio di Orvieto. E l’occasione, nel pomeriggio del 6 maggio 1921, divenne buona per 400 fascisti perugini per farsi una “gita”. Ovviamente ci fu un comizio del candidato del Blocco Nazionale in Umbria alle elezioni che si sarebbero tenute alla metà di maggio, Alfredo Misuri (“Misurini” nelle cronache degli avvenimenti della giornata) personaggio di spicco del fascismo umbro di cui era stato uno dei fondatori a Perugia. Comizio affollatissimo, ovviamente.
Ma non tutti e 400 fascisti arrivati da Perugia si erano trattenuti ad ascoltare le parole del professore perugino, perché mentre egli parlava “spedizioni fasciste avvenivano alla Camera del lavoro e nei circoli socialisti di Orvieto, dove tutto su distrutto. Altre spedizioni si compivano – riferiva il cronista del tempo – alle Camere del lavoro di Ficulle, Porano e Allerona che subirono la stessa sorte”.