1925, a Spello ammanco alla Congregazione di Carità: condannati il fattore e suo figlio

spello arco di augusto
Spello, arco di Augusto

Quarantamila lire erano una bella somma nel 1925. A tanto ammontava l’ammanco della Congregazione di Carità di Spello. Si indagò e si raccolsero prove abbastanza consistenti da chiamare a comparire davanti giudici del Tribunale di Perugia il fattore della Congregazione, Giovanni Tini Brunozzi e suo figlio Ugo.

A maggio del 1924 i due furono assolti per insufficienza di prove, il padre, e per insussistenza del reato, il figlio. Ma il PM presentò ricorso davanti alla Corte d’appello la quale riformò la sentenza condannando entrambi gli imputati a restituire la somma con gli interessi dovuti, due anni e sei mesi di reclusione e duemila lire di multa, nonché a pagare le spese del processo.

Inevitabile il ricordìso in Cassazione che alla fine di febbraio del 1925 confermò la sentenza della Corte d’Appello.

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