Sul sedile dello scompartimento di prima classe del treno della Centrale Umbra erano rimasti, come abbandonati, un cappello militare da ufficiale,una borsa di cuoio, una sciabola ed un libretto ferroviario. Il documento rese possibile stabilire l’identità del probabile proprietario del tutto. Il libre ferroviario era intestato al Cav. Filippo Rottini, che in quel periodo – il giugno 1925 – era il colonnello addetto alla contabilità dell’ospedale militare di Perugia. Di lui, però, non si trovarono tracce e ad Umbertide il treno si fermò, dopo l’allarme dato dal cappotreno.
Che fine aveva fatto il colonnello Rottini? I carabinieri cominciarono a percorere a piedi, a ritroso, il percoso lungo la strada ferrata.
Era il mattino dopo quando tra San Martino in Campo e Ponte San Giovanni, il militare fu ritrovato, riverso sulla scarpata: privoi di sensi, aveva una profonda ferita al capo e varie altre che si era prodotte cadendo dal treno. Era in gravissime condizioni. Fu ricoverato in ospedale,