Cannara 1923, giovane volontario fascista assassinato da un camerata

agosto orvieto passignano

Il 22 giugno 1925 la corte di Assise di Perugia condannò ad otto anni un mese e dieci giorni di reclusione Luigi Cacciamani un fascista che uccise con un colpo di rivoltella alla testa un suo camerata.  Questi era un milite volontario, Fausto Fani. Il fatto avvenne a Cannara il 10 novembre del 1923, di notte. Fani stava rientrando in casa quando fu fermato da due fratelli, i fratelli Cacciamani appunto. Mentre uno lo teneva stretto alla gola – riferivano le cronache del tempo – l’altro gli sparava un colpo di rivoltella alla tempia.

Fani fu lasciato morto in mezzo alla strada dai due fratelli che, ovviamente, si dileguarono. Furono arrestati dai carabinieri poche ore dopo. Non si conobbe la causa dell’agguato.

Davanti ai giudici comparve però solo Luigi Cacciamani al quale, nel ritenerlo colpevole dell’omicidio, i giurati accordarono la diminuente della semi infermità mentale

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