Un circolo parrocchiale Acli, un luogo di ritrovo per i ragazzi di Amelia ma anche per persone mature. Però probabilmente le saracinesche venivano abbassate troppo tardi la sera. Così gli inquilini dello stabile in cui il circolo erano ospitato si rivolsero ai carabinieri denunciando di essere molestati da schiamazzi nelle ore notturne. Ci andarono di mezzo il presidente del circolo, un operaio, ed il prete, don Dino, che del presidente era l’assistente il quale fu chiamato in causa perché sarebbe stato presente in occasione di serate piuttosto rumorose ad opera dei frequentatori del circolo parrocchiale, denominato Pio XII: bar, biliardi, una sala convegni, un cinema, una sala Tv.
La denuncia in verità fu firmata da una sola persona, una donna.
Fattostà che il presidente e don Dino furono condannati al pagamento di un’ammenda di cinquemila lire per schiamazzi notturni. Il sacerdote però presentò ricorso che fu trattato in udienza il 1 aprile 1969. I ragazzi che frequentavano il circolo Pio XII testimoniarono che il circolo chiudeva immancabilmente ed ogni sera alle ore 23 e che era proprio il prete a girare la chiave della porta. Mentre il presidente del circolo fu prosciolto da ogni addebito, l’ammenda per don Dino fu confermata.