1975, il Perugia in serie A. Staffetta con la Ternana

Il 22 giugno 1975

Al Santa Giuliana il Perugia batteva 2 a 1  il Novara e vinceva il campionato di calcio di serie B. Dopo la Ternana un’altra squadra umbra accedette quindi al campionato di calcio di serie A. Una promozione che era già sicura, ormai, alla vigilia dell’ultimo turno di campionato. La squadra biancorossa, infatti, era già prima in classifica con due punti di vantaggio sul Verona, tre sul Como, quattro su Catanzaro e Palermo. Manco a farlo apposta l’ultima giornata aveva in calendario gli scontri diretti tra Como e Verona e Catanzaro e Palermo, mentre il Perugia affrontava il Novara, stabilmente insediato a centro classifica e quindi, seppur non rinunciatario, non aveva la stessa spinta agonistica delle altre quattro.

Perugia in A
Il Perugia del 1974-75

Matematicamente impossibile, con la vittoria che assegnava solo due punti, l’esclusione dal novero delle te squadre promosse-

Il Novara, comunque fu liquidato con un gol per tempo: il primo di Pellizzaro (29’) ed il secondo di capitan Frosio (22’ della ripresa). Il gol novarese di Galli ad un quarto d’ora dalla fine permise al Novara di uscire dal campo con onore. Tra le altre invece, il Como batté il Verona e agguantò il secondo posto in classifica (a tre punti dal Perugia che totalizzò 49 punti), ed il Catanzaro vinse col Palermo. Cosicché per stabilire quale fosse la terza promossa in serie A, era necessario attendere lo spareggio tra Verona e Catanzaro terze a pari merito a quota 45. Spareggio che si disputò – coincidenza – sul terreno di gioco del Liberati a Terni. Vinse il Verona per 1 a 0 con gol di Mazzanti, per la cronaca.

Tra Perugia e Ternana ci fu quindi lo scambio di consegne nella massima serie, con i rossoverdi che chiudevano la loro seconda esperienza con una retrocessione.

A Perugia l’ultima partita si tenne in un clima a di festa. La città imbandierata con drappi biancorossi, tifosi festanti, il Santa Giuliana esaurito già tre ore prima delle partita.

Al suo ottavo campionato consecutivo in serie B la società biancorossa s’era decisamente rinnovata con l’avvento alla presidenza di Franco D’Attoma, e con un nuovo staff tecnico e dirigenziale. L’allenatore era Ilario Castagner, il direttore sportivo Silvano Ramaccioni, il preparatore atletico Giorgio Molini. Nuovi anche molti giocatori, come Renato Curi, Franco Vannini e Paolo Sollier, alcuni dei quali alla loro prima esperienza nel torneo cadetto. L’obiettivo era quello di disputare una stagione tranquilla, tale da garantire una salvezza meno sofferta di quella ottenuta l’anno precedente. Si andò al di là di ogni aspettativa, invece.

Formazione tipo del Perugia: Marconcini; Nappi, Raffaeli; Savoia, Frosio, Picella; Scarpa, Curi, Sollier, Vannini, Pellizzaro. Gli altri giocatori impiegati nell’arco del campionato furono il portiere Malizia; i difensori Baiardo, Petraz e Giubilei; i centrocampisti Amenta, Tinaglia e Sabatini e gli attaccanti Marchei e Vitulano.

Il Perugia fu anche la squadra che segnò il maggiore numero di gol in que,l torneo: i realizzatori furono Pellizzaro 9 reti; Sollier e Vannini 7, Scarpa 6, Picella 5, Curi 4, Marchei e Frosio 4.

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