Spoleto 1950, Per soccorrere un ferito provoca incidente in cui muore un bimbo

Lui voleva fare del bene, ma combinò un guaio grosso: per soccorrere un ferito e portarlo velocemente all’ospedale di Spoleto, investì una donna e i suoi due bambini, uno dei queli aveva solo due anni e rimase ucciso nell’incidente. Accadde nella serata del 19 ottobre 1950.

In motocicletta stava tornando a casa a Eggi Franco Del Frate:  al ponte di Cortaccione, vide un uomo per terra. Si trattava di, Raffaele celestini, 37 anni, abitante a Bazzano Inferiore: anch’egli era in motocicletta, ma era caduto e s’era ferito. Franco si fermò per soccorrerlo, riusci a farlo salire in moto sul sellino posteriore e s’avviò verso Spoleto per portarlo all’ospedale. Era arrivato a Colle Marrozzo quando finì addosso ad una donna, Anna Coccetta di 39 anni, che era a piedi insieme a suoi due figli, una bambina di cinque anni, e l’altro che era nel carrozzino, di 23 mesi.

Del Frate e Celestini, a causa dell’urto, schizzarono ad otto metri di distanza, mentre la famigliola investita restava schiacciata tra la moto e la scarpata. Due automobili di passaggio accompagnarono i feriti in ospedale. Per il piccolo non ci fu niente da fare. Gli altri tutti feriti eccetto la bambina. Il più grave era Celestini, il primo ad essere stato soccorso: frattura della spalla sinistra. Del Frate e la donna avevano riportato varie ferite lacero contuse

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