Il 18 dicembre 1965 fu una brutta giornata per i lavoratori delle acciaierie di Terni. Una giornata funestata da due gravi incidenti che provocarono la morte di un operaio di 37 anni, ed il ricovero in gravissime condizioni di un giovane di 25 anni dipendente di una ditta che stava lavorando all’installazione di un nuovo impianto per la laminazione a caldo. Due diversi incidenti verificatisi nella stessa giornata in due reparti distinti della fabbrica.
L’operaio ternano di 37 anni, sposato e padre di due figli, urtò contro un traliccio riportando la frattura della base cranica, e decedendo all’istante.
Il giovane tecnico milanese, invece, fu investito dalla fiammata conseguente all’eplosione di un quadro elettrico messo in funzione per procedere al collaudo dei motori del nuovo laminatoio.
In seguito alla fiammata proveniente dal quadro elettrico, dovuta sembra al formarsi di un arco voltaico, si innescò un incendio che provocò danni per centinaia di milioni di lire e che ritardò di parecchie settimane l’entrata in funzione del nuovo impianto.