1921, alpino di Todi s’uccide per un amore contrastato

Tragedia per un amore contrastato che provocò, il 5 gennaio 1921, il suicidio di un giovane di Todi, Davide B. Il giovane era maresciallo dell’esercito regio. Un alpino, di stanza a Tarvisio, “nella Carnia redenta”, scriveva l’agenzia di stampa. Il maresciallo “amoreggiava con la giovane figlia di un esercente”, Lina S.
I due furono sorpresi a baciarsi dalla madre della ragazza, che dette in escandescenze picchiando di santa ragione la figlia. Lina si ritirò in camera sua e dopo pochi secondi, dietro la porta chiusa, risuonò un colpo di pistola. La ragazza si era sparata alla tempia.
Davide rimase, naturalmente, sconvolto. I suoi amici lo controllavano a vista temendo che combinasse qualche sciocchezza. Ed in effetti fu così: il giorno dopo il maresciallo tuderte prese parte ai funerali di Lina, poi riuscì a sfuggire alla sorveglianza degli amici e commilitoni e andò a gettarsi un un torrente. Nel saltare un acqua si sparò anch’egli un colpo di pistola alla tempia.

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