Campello 1957: porchetta “galeotta”, sessanta pellegrini all’ospedale

porchetta san paterniano  campello
Sessanta pellegrini dal santuario di San Paterniano all’ospedle per intossicazione

Una specie di epidemia, si sarà pensato. Un virus sconosciuto che colpì gli abitanti di diverse frazioni del Comune di Campello dul Clitunno: forti dolori addominali, febbre altissima, ricorso alle cure degli ospedali di Spoleto, Foligno e Trevi. Lavande gastriche a raffica e per alcuni casi, ricovero.

Il tutto, si sospettò, si doveva all’ingestione di carne avariata. Porchetta. Una sessantina i casi registrati e tutti i soggetti avevano in comune che s’erano recati in pellegrinaggio al santuario di San Paterniano, sui monti di Pattino, sopra Campello, per la “festa del sabato” che lì si tenne.

Già alla sera, dell’11 luglio 1957, quella del giorno della festa, qualcuno cominciò a sentire forti mal di pancia. In alcuni casi si manifestò uno stato febbrile.

Il primo focolaio di infezione consistente fu registrato nell frazione di Lenano, dove furono colpite decine di persone. Proprio da qui arrivavano i primi che si rivolsero alle cure dell’ospedale di Spoleto, dove complessivamente si prestò assistenza a 38 malati. Altri 15  furono soccorsi all’ospedale di Foligno, otto a quello di Trevi. Patticolarmente critiche si rivelarono le condizioni di un ragazzino di dieci anni la cui febbre altissima sembrava non volesse abbassarsi.

Sotto accusa, finì la porchetta, ma per accertare l’esatto accaduto e stabilire eventuali responsabilità fu avviata un’inchiesta.

/ 5
Grazie per aver votato!