Una casa colonica, vicino Ponte Pattoli, frazione di Perugia, conservava un affresco del XVI secolo che secondo Lorenzo Fiocca, il quale ne scoprì l’esistenza nell’agosto del 1913, aveva una qualche rilevanza artistica. Lorenzo Fiocca,studioso d’arte originario di Lanciano, era allora ispettore per l’Umbria del Ministero dei Beni artistici e culturali. E proprio al Ministero segnalò la possibile rilevanza artistica di quell’affresco che ornava una casa sperduta in mezzo alla campagna ed il cui proprietario abitava a Ponte Felcino.

Quell’affresco, “ignorato dai cultori d’arte – scriveva Fiocca – [è] da attribuirsi ad artista di qualche valore che segue la maniera del Pintoricchio”
Esso – spiegava lo studioso – si trovava in origine sul muro esterno della casa colonica che fu successivamente ingrandita e fu quindi incorporato nell’abitazione. Vi era rappresentata la Madonna seduta col Bambino sulle ginocchia, fiancheggiata da due santi. “L’atteggiamento della Vergine, con la testa reclinata a destra, il suo tipo, con gli occhi distanti e grossi, il naso lungo e dritto con la punta tonda, la bocca stretta e tumida, la tinta opalina e diafana del volto delicato e le pieghe del manto azzurro, richiamano le opere eseguite dal Pintoricchio nei primi anni del seccolo decimosesto”, spiegava Fiocca. “La trattazione tecnica dell’affresco in parola è molto accurata nel disegno, ma il colore non presenta vera energia di luci e di rilievo; le teste alate dei putti in alto sono tondeggianti e di espressione languida”. Dopo aver messo in risalto altre particolarità tecniche, Fiocca concludeva: “Negli sguanci del rincasso erano dipinti altri due santi, e in quello di sinistra è la data del 1501 che coincide precisamente con l’anno in cui il Pintoricchio dipinse la Cappella Baglioni a Spello”.
Fonte: Bollettino d’Arte del ministero della Pubblica Istruzione. Anno 1913 – Fasc. VIII