Città di Castello 1923: geloso, uccide una donna con la roncola

Città di Castello – Il più classico dei “femminicidi”: lui che abbandonato uccide la donna dei suoi desideri e poi cerca di togliersi la vita. Il fatto accadde però quasi un secolo fa, il 5 giugno 1923, in una frazione di Città di Castello, in campagna. Tipica del luogo e del mestiere dell’assassino, l’arma del delitto: una roncola con la quale un contadino, Antonio Pigliafuochi, per motivi di gelosia assassinò  una donna di 28 anni, vedova di guerra, Pia Laurenzi. Aveva già programmato tutto quando, quel giorno, andò presso l’abitazione della donna: l’avrebbe uccisa e poi si sarebbe tolto la vita.castello

Il piano gli riuscì solo per la prima parte: la donna morì per i colpi di roncola, lui fu soccorso: lo ricoverarono in fin di vita all’ospedale di Città di Castello. Non si sa se ce la fece a sopravvivere (le cronache giornalistiche del tempo s’esaurirono con la notizia del fatto accaduto), ma comunque lo aspettava una condanna per omicidio premeditato.

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